Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo è un professionista di grande saggezza e di collaudato equilibrio. Non parla mai a vanvera. Ma sul Policlinico ha detto parole di fuoco: la Regione del governatore Musumeci, dell’assessore Razza e di Tuccio D’Urso – coincidenza: tutti e tre catanesi – lo ha ridotto a un ospedaletto di provincia. Lo gestisce a mezzadria un commissario che è pure responsabile dell’Asp di Caltanissetta. Non c’è un direttore amministrativo né un provveditore. Un’indecenza. Che limita oltre misura la formazione dei giovani medici. C’è anche un messaggio per D’Urso, commissario per il potenziamento della rete ospedaliera: i finanziamenti da Roma sono arrivati ma i lavori per il nuovo pronto soccorso e cinque sale operatorie sono fermi. Ciascuno dei tre ha la sua risposta e la sua giustificazione. E’ il gioco catanese delle tre carte.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il Policlinico e il gioco delle tre carte catanesi
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