Tutti stanno scrivendo i piani di guerra. Quella di Giuseppe Conte è una battaglia di trincea: “Non mi muovo e cerco di stanare l’avversario”. Quella di Matteo Renzi è una guerra di movimento. Ha piazzato tutti i suoi cannoni, dal Recovery plan al Mes fino ad arrivare ai Servizi segreti. Aspetta le contromosse. Per ora il premier non intende cedere su nulla, tuttavia nello stesso tempo non trova la sponda dei responsabili disposti a sostenerlo se Italia viva dovesse abbandonare l’esecutivo, lasciando la maggioranza con 48 parlamentari in meno: -18 al Senato e -30 alla Camera. Continua su Huffington Post
Paolo Mandarà
in Buttanissimi Extra
Il piano-B di Conte stenta E i “responsabili” si sfilano
giuseppe contematteo renzi
-
Articoli Correlati
-
Grillicidio e resuscitati. Nel nuovo M5S rispuntano i vecchi
Adesso che uno non vale più uno, è già guerra a chi si accaparra il…
-
Non solo Open Arms, su Salvini
anche le critiche dei colonnelliIl cronista registra una ariaccia vera nella Lega. Succede sempre così: le botte elettorali scoperchiano…
-
Elly in corsia. Tour degli ospedali sognando Palazzo Chigi
Riparte da una corsia di ospedale sperando poi di correre veloce su quella di sorpasso…