Il congresso del Partito Democratico, celebrato dieci giorni fa nel sito archeologico di Morgantina, alla presenza di 500 delegati, non è andato giù al governatore Nello Musumeci e all’assessore ai Beni culturali, Alberto Samonà. Quest’ultimo, come racconta oggi il Giornale di Sicilia, avrebbe bacchettato la Soprintendenza per aver concesso il permesso e poi ha firmato una circolare in cui espressamente vieta “le iniziative di partiti e movimenti politici” nei siti culturali. Durante l’evento del 18-19 luglio, che ha portato alla proclamazione del nuovo segretario, Anthony Barbagallo, nell’Ekklesiasterion di Morgantina è arrivato pure Nicola Zingaretti, il segretario nazionale del Pd, che ha tenuto un comizio e preso di mira Matteo Salvini. I rappresentanti “dem”, nel corso dell’incontro, hanno sottolineato più volte il valore simbolico della piazza, dove un tempo si discutevano le leggi. E per realizzare il congresso hanno versato alla Regione 1.200 euro per l’affitto. Evidentemente non è bastato a contenere la rabbia di Musumeci e Samonà. Pare che il governatore e l’assessore fossero pronti a firmare il “divieto” alla vigilia dell’appuntamento del Pd, ma poi ha prevalso la linea morbida.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Il Pd a Morgantina: il centrodestra rosica
anthony barbagallomorgantinapartito democratico
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