Ha mobilitato trombettieri e ha strombazzato ai quattro venti la sua irritazione verso le compagnie aeree. Poi ha sbandierato i trentadue milioni inseriti in bilancio per riparare l’ingiustizia del caro voli e ha promesso un felice Natale ai siciliani “che finalmente potranno rientrare per le feste senza spendere un patrimonio”. Ma la campagna mediatica di Renato Schifani ha solo partorito un topolino. Torna in mente la disarmante profezia di Isaia: “Dopo interminabili doglie abbiamo partorito soltanto vento”. Il solo modo di ottenere uno sconto – su tariffe al di fuori di ogni decenza – è il rimborso. Dopo avere pagato il biglietto per intero, lo spennato viaggiatore dovrà connettersi a un sito della Regione. E lì si troverà di fronte a un papocchio burocratico che solo un assessore fru fru come Alessandro Aricò poteva approntare e diffondere senza arrossire.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il papocchio burocratico di un assessore fru fru
alessandro aricòcaro volirenato schifani
-
Articoli Correlati
-
Calenda paga il conto
pure dell’errore sicilianoBen gli sta, verrebbe da dire. Fino a pochi mesi fa i talk-show lo presentavano…
-
Con Giuli si riapre
la partita del MassimoVai su per la scalinata del Teatro Massimo, attraversi il foyer, ti immergi nella magnificenza…
-
Montecitorio raccoglie
l’eredità di don PuglisiGrati a chi ha raccolto la sua eredità”, ha detto il governatore Renato Schifani commemorando…