Chissà, a livello numerico, se è più bella la quinta vittoria su cinque in questo avvio di campionato, o il solo tiro in porta (la cifra, ufficiosa, è di mister Rosario Pergolizzi) che il Palermo ha concesso al Messina ieri nella sfida del San Filippo. I due numeri, comunque, sono una faccia della stessa medaglia. Che fin qui, al netto della precoce eliminazione col Biancavilla in Coppa Italia, testimonia la marcia spedita dei rosanero fra i Dilettanti. Cinque vittorie, quindici punti in classifica, primo posto a +3 sull’Acireale (che le ha vinte tutte ma è stata penalizzata di tre punti). Meglio non potrebbe andare.
La sfida del San Filippo ha un sapore nostalgico dei tempi andati. Il Messina, però, fatica a ritrovare una sua dimensione, mentre il Palermo non ha perso tempo. La gara la decide un’invenzione di Ficarrotta, su punizione da venticinque metri, al 13’ del secondo tempo. Fra i due mila e cinquecento sostenitori presenti al “Franco Scoglio”, ottocento arrivano da Palermo, e già questa è un’altra vittoria. Il Messina ci prova a rendere la vita dura alla formazione di Pergolizzi e nel primo tempo la imbriglia con la densità in mezzo al campo. Nella ripresa, dopo il gol di Ficarrotta, il Messina colpisce anche una traversa che fa venire i brividi a Pelagotti, ma non impressiona più di tanto la squadra, che comincia a trovare equilibri e personalità. “Abbiamo un gruppo fantastico in cui ognuno è fondamentale, i ragazzi stanno lavorando benissimo e si stanno applicando alla grande” è il commento di Pergolizzi a fine partita. Il sentiero è lungo, ma da oggi un po’ meno tortuoso. (foto Fc Messina, album Marco Familiari)