La sconfitta più inattesa del Palermo arriva nel derby con l’Acireale, che passa in scioltezza al “Barbera” per 3-1 dopo aver controllato la gara dall’inizio. Gli acesi scattano meglio dai blocchi di partenza e al 33′ siglano il vantaggio con De Felici. I rosanero sprecano sotto porta e al 6′ della ripresa si trovano sotto di due gol: stavolta realizza Savonarola. Prova a suonare la carica Kraja, che accorcia su assist di Felici, ma l’espulsione di Lancini per doppia ammonizione lascia la squadra di Pergolizzi in dieci per l’assalto finale. Così, all’85’, l’Acireale realizza il 3-1 con Rizzo che fa calare il sipario sulla partita. Per il Palermo è la seconda sconfitta del campionato (anche questa casalinga, come contro il Savoia). Il vantaggio sulla formazione campana, secondo a -5, si assottiglia.

La grande sfida si gioca a Palermo, ma la grande attesa si respira soprattutto ad Acireale, dove i tifosi si sono accaparrati circa mille biglietti per la trasferta di oggi. I granata saranno di scena questo pomeriggio al “Renzo Barbera” in un derby che evoca il profumo di tempi migliori. Giusto venticinque anni fa, con Tonino Vasari assoluto protagonista (è un ex di entrambe), le due formazioni si sfidavano in Serie B. Poi non si sono riviste per un po’ di tempo, ma complice il crollo rosanero si sono ritrovate fra i Dilettanti. Il Palermo ha ripreso a marce spedite dopo i passi falsi con Savoia (0-1 in casa) e Palmese (0-0 fuori). Per il resto le ha vinte tutte: dodici su quattordici. Un percorso netto che ha permesso alla squadra di Pergolizzi di costruirsi una classifica imperiosa e di diventare (basta una vittoria per diventare campione d’Inverno). E l’Acireale, nonostante un’ottima prima parte di stagione, al momento è terza ma con 12 punti da recuperare. Tuttavia è in piena zona playoff e vuole confermare il punticino di vantaggio su Licata e Troina.

Anche il gap fra le formazioni ha un po’ “ammorbidito” l’attesa delle due tifoserie, specie quella del Palermo che dopo un avvio scoppiettante è un po’ calata nelle presenze. Allo stadio, nonostante il giorno di festa, dovrebbero esserci almeno 16 mila spettatori. L’Acireale è reduce dalla vittoria casalinga col Corigliano (2-0) e, sfruttando la riapertura delle liste, ha messo a segno alcuni colpi di mercato. Alla corte del tecnico Pagana è arrivato il forte attaccante Adamzaki Ouattara, classe ’98, proveniente dal Taranto; il terzino (palermitano fra l’altro) Giovanni Mauceri, dal Marina di Ragusa; e il difensore Riccardo Mansueto, già visto nelle giovanili del Palermo. Il club acese, fondato per la prima volta nel 1929, ha una tradizione importante e, in mezzo a numerose vicissitudini societarie, è riuscita a disputare due stagioni in B (’93-’94 e ’94-’95).

Nel 2006 l’Acireale venne dichiarato fallito e radiato da tutti i campionati. In seguito è stato rifondato e inserito nel girone di Promozione, prima del clamoroso ritiro cinque anni fa dall’Eccellenza. E’ ripartito ancora una volta da dietro e, al termine della stagione 2016-17, dopo essere arrivato a un punto dalla promozione diretta viene ripescato fra i Dilettanti. La sua permanenza anonima nella quarta serie potrebbe avere un grande sussulto d’orgoglio dalla sfida di oggi sul campo della capolista. Dopo tutto è un derby, e i derby sfuggono alle regole. Per questo l’Acireale fiuta l’impresa.