“Il Palermo si è chiuso e si è difeso tantissimo. Abbiamo creato comunque tante occasioni. Loro non hanno mai tirato in porta”. Parola di Walter Novellino, ex tecnico rosanero, che ieri sedeva sulla panchina della Juve Stabia. E proprio a Castellammare, dove l’anno scorso vinse due volte (di cui una nei playoff), il Palermo colleziona un altro passo falso dopo l’ottima vittoria di mercoledì per 3-1 sul Campobasso. A ogni passo avanti ne corrispondono due indietro. E la classifica piange: nono posto dopo sette giornate, con appena due vittorie all’attivo. E una distanza dal vertice (occupato dal Bari) che raggiunge i sette punti.
Il Palermo, lontano dal Barbera, non ci capisce molto: quest’anno in trasferta sono arrivati tre pari e una sconfitta. L’ultima vittoria risale proprio ai playoff dello scorso anno allo stadio Menti. Lo stesso di ieri, dove la squadra di Filippi è parsa incartata. E grazie a Pelagotti, prodigioso sull’ultimo tentativo di Stoppa, ha evitato la beffa al ’95. Prima i rosanero erano rimasti in dieci per l’espulsione di Buttaro, complice un bruttissimo fallo sulla caviglia di un avversario. L’analisi dai due volti di mister Filippi non toglie ai tifosi l’amaro in bocca. “Per lunghi tratti abbiamo fatto bene in altri frangenti ci siamo abbassati e non mi è piaciuto – ha spiegato l’allenatore -. Non ragiono nell’ottica dell’occasione persa. Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Il Bari sta avendo una marcia spedita, nasce con i favori del pronostico e li sta rispettando. Spero possa rallentare e noi continuare a inanellare buone prestazioni e magari un filotto di vittorie. Ma non penso che la squadra abbia fatto male, anzi io sono molto contento. Certo nel primo tempo si poteva concretizzare qualche occasione”.