La voce di Dario Mirri, rotta dall’emozione, è il preambolo a “dieci, quindici, vent’anni” di stabilità economica (e si spera di successi) per il Palermo F.C., che da oggi approda nella galassia del City Football Group, di proprietà dello sceicco Mansour. “Sono felice, orologio e commosso – ha detto Mirri in apertura di conferenza stampa – ho la felicità di dare il Palermo nelle migliori mani possibili. Il City Group è il massimo per me, ma non per gli aspetti economici o altro, ma perché ci darà una migliore organizzazione. Il club avrà un futuro, che è quello che mi preme di più. In questi tre anni abbiamo sofferto, ma oggi sappiamo che finirà bene. Io – conclude Mirri – ho dato quello che volevo dare, ora si apre una nuova era. Sta alla città raccogliere questa opportunità”.
Assieme al presidente, che rimarrà tale col 20% delle quote, c’era Ferran Soriano, amministratore del gruppo. “Sappiamo della storia del Palermo e della sua importanza – ha esordito il manager -. Per noi questa è una opportunità fantastica. Prendiamo il lavoro fatto fin qui da Mirri ed è un lavoro impressionate. Il nostro obiettivo è andare in Serie A. Sappiamo che è ambizioso e serve tanto lavoro. Bisogna essere ambiziosi e, allo stesso tempo, avere tanta pazienza. Nell’ultimo anno – continua Soriano – abbiamo vinto cinque campionati con diversi club. Arriviamo con la forza e umiltà perché sappiamo che serve lavoro. Il livello del calcio in Serie B alto”.
La famiglia del City Group, oltre ai campioni d’Inghilterra del Manchester City, comprende altri club blasonati come il New York Fc o, per restare in Europa, i francesi del Troyes e gli spagnoli del Granada. “Senza Mirri – ha aggiunto Soriano – il progetto non sarebbe possibile. La prima volta che ci siamo incontrati, a Londra, ho capito che era una persona perbene e che avrebbe chiuso l’accordo. Il club è in buone mani e lui sarà il presidente. Noi siamo qui per aiutare la punto di vista finanziario e della tecnologia. La nostra proprietà sarà dell’80%. L’umiltà è importante e lo sappiamo perché siamo gente di calcio e sappiamo che il nostro obiettivo è consolidarsi in Serie B, ma ovviamente vogliamo andare in A. Dobbiamo andare in A facendo tutto passo dopo passo e in maniera sostenibile”.
Per Mirri e Soriano, nel pomeriggio, sono cominciati i primi incontri istituzionali. Prima è stata la volta del prefetto Forlani, poi visita a palazzo delle Aquile, dove ad accogliere il board della nuova società c’erano il sindaco Roberto Lagalla e il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao. Fuori dalla stadio Barbera centinaia di tifosi hanno accolto la nuova proprietà e intonato cori. Fra mercoledì e giovedì parte la nuova campagna abbonamenti mentre sul fronte del centro sportivo di Torretta, avviato da Mirri tempo fa, sono giorni decisivi.