Ottava vittoria consecutiva per il Palermo di Rosario Pergolizzi, che profuma già di Serie C. Dopo essere andato in svantaggio al 22′ per il gol ospite di Maltese, i rosanero pareggiano con Felici e la ribaltano con Santana prima della mezz’ora. Il 2-1 finale vale super fuga in classifica, complice un’altra frenata dell’Acireale (in casa col Marina di Ragusa) che resta secondo assieme al Biancavilla, ma a -8 dalla capolista. Ottima l’affluenza al Barbera, con quasi ventimila spettatori (di cui 1.500 ospiti).
IL LICATA DEI MIRACOLI
La sconfitta in casa col Savoia di domenica scorsa sembra aver tolto un po’ di smalto al Licata, reduce da una prima parte di stagione ottima. Ma non ai suoi tifosi: in 1.500 si preparano all’invasione del settore ospiti dello stadio Barbera di Palermo, dove la formazione gialloblu arriva oggi per l’ottava giornata di campionato. Quella del tecnico Giovanni Campanella è una delle squadre con più blasone della Serie D. Merito del suo passato. Di chi l’ha allenata – da qui passò un certo Zdenek Zeman, il “boemo” – e dei risultati ottenuti: nel 1988 la promozione in B; nel 1989 un incoraggiante nono posto dopo un avvio di stagione complicato (l’esonero di Papadopulo) e una seconda parte da urlo; nel ’90 il capitombolo in C dopo la sconfitta nello spareggio salvezza. Ma il Licata – questo grazie a Zeman – fu anche uno “stile”. Giocava un calcio iper-offensivo e divertente, che riuscì a riempire il Dino Liotta anche nell’84-85, l’ultima stagione fra i Dilettanti prima del salto fra i professionisti (col boemo in panchina). E a maggior ragione dopo, per ammirare un gruppo tutto siciliano (altra anomalia) che coi piedi ci sapeva fare.
Dopo la parentesi gloriosa, il Licata è tornato sulla terra. Negli inferi, addirittura. Alcune retrocessioni sportive decise a tavolino, le mancate iscrizioni ai campionati e una resurrezione, nel 2015, acquistando il titolo sportivo dell’Empedoclina. Lo scorso anno la formazione gialloblu vinse campionato e Coppa Italia di Eccellenza, riaccendendo l’entusiasmo dei suoi tifosi che sembrava sopito. L’attualità più stringente – oltre ai 1.500 che saranno a Palermo – è l’assenza del bomber Cannavò, che deve scontare una lunga squalifica dopo aver segnato 5 gol nelle prime 5 giornate di campionato. A proposito di rulli compressori, anche il Palermo lo è: sette vittorie nelle prime sette, appena 5 gol subiti (ma due sono autoreti). La squadra è in forma e non vuole perdere un giro. Difficilmente si farà distrarre.