Nel giro di 24 ore, mentre Putin torna a minacciare l’atomica allertando il sistema di deterrenza nucleare russo, l’Unione Europea cambia i propri connotati storici. Primo punto, il più centrale: decide l’invio di armi a Kiev. Secondo: apre le porte ai profughi dall’Ucraina, 7 milioni secondo le stime della Commissione, potranno decidere in quale paese stare e lavorare, i 27 non dovranno litigare sulle quote di accoglienza come hanno sempre fatto. Continua sull’Huffington Post