Ha comprato un fabbricato a due piani, nei pressi del Castello di Mussomeli (nel Nisseno) per abbatterlo. E’ stata quasi un’impresa. Non tanto per i tempi di demolizione (una giornata) e rimozione dei detriti (un pomeriggio). Quanto per le procedure d’acquisto che Sebastiano Misuraca, un pensionato di 75 anni, ex commerciante di grano, ha dovuto affrontare per impossessarsi di quell’obbrobrio che “disturbava” la vista dell’antica fortezza. “L’estate stava finendo – racconta al Fatto quotidiano – dei turisti tedeschi fotografavano la nostra meraviglia. Ma distintamente vedevo che indicavano quella casa, increduli che potesse essere là. Mi sono molto mortificato e quel giorno ho deciso di concludere le trattative per l’acquisto”.

Un ecomostro di dimensioni piccine. Ma non per questo meno inquietante. “C’erano problemi per via dell’accatastamento ancora parziale dell’immobile – racconta Misuraca – e anche la richiesta economica dei proprietari mi pareva esosa. Avrei voluto pagare di meno per quella casa costruita per metà, sempre disabitata, lasciata nell’incuria. Poi mi sono deciso ad accettare tutte le condizioni. In un pomeriggio sono stati rimossi i detriti. Il terreno è tornato vergine. E il castello liberato da quel sopruso”. Sebastiano non è nuovo a certe azioni. Negli anni scorsi ha fatto rimuovere a proprie spese un silos metallico che sfregiava un altro lato del castello, ma anche un impianto di calcestruzzo abbandonato all’ingresso del paese: “Mussomeli è davvero un gran bel posto. Il centro del centro della Sicilia, ricca di tesori, di arte, di archeologia. Dovremmo fare uno sforzo, impegnarci un po’ di più per preservarla”.

Anche il sindaco della città, Giuseppe Catania, si è congratulato con Misuraca, dopo avergli “facilitato” la demolizione di quella casetta assurda: “Penso che con questo gesto si metta in evidenza uno spaccato di Sicilia differente dagli stereotipi molto spesso alimentati ed amplificati. Un grazie a nome mio personale, di tutta l’amministrazione e dell’intera comunità mussomelese”.