Pensare oltre e agire veloce. E’ il libro che giace sul divanetto giallo dell’ufficio del ministro Andrea Abodi. Il volume parla di innovazione e giovani, anche se il titolo sembra racchiudere la storia personale di questo manager sessantaduenne che un giorno, nel gennaio del 2021, si è toccato il collo. “E ho sentito due ghiandole, due linfonodi, che mi facevano male. Si erano ingrossati. Giorgia Meloni un paio di mesi prima mi aveva proposto di candidarmi sindaco di Roma per il centrodestra. Seguiranno una biopsia, la scoperta della cellula primitiva tumorale nella parete tonsillare. Dunque un ciclo di chemio e uno di radio. Finito il ciclo di cure, ancora stavano lì. Lo diceva la Pet. Niente da fare: mi sono dovuto operare. Era il 3 agosto 2021. Nel frattempo avevo spiegato a Giorgia che non potevo candidarmi in Campidoglio, nonostante lei mi avesse aspettato il più possibile, bloccando in un certo modo le altre candidature di quelle amministrative a Milano, Torino, Bologna. Per un periodo non ho potuto parlare”. Continua su ilfoglio.it