Pioggia e fango nel Messinese

Dopo gli allagamenti di stanotte, nel Messinese ha ricominciato a piovere con intensità e spira vento di ponente con raffiche intorno ai 25 nodi. Frane, allagamenti e smottamenti hanno costretto all’evacuazione alcuni abitanti, in particolare a Terme Vigliatore, dove un fiume di acqua, fango e detriti ha inondato strade, garage e abitazioni. All’opera i mezzi dei vigili del fuoco e della protezione civile. Un ‘altra squadra di pompieri si è diretta a Terme Vigliatore ma anche a Furnari. A Novara di Sicilia sono caduti 250 millimetri di pioggia, 170 millimetri a Tripi. Nella frazione San Basilio, a Novara di Sicilia, alcune famiglie sono state evacuate, altre sono isolate.

«Sono in costante contatto da stamane con il capo della Protezione civile regionale, che si è subito attivata, assieme ai vigili del fuoco e ai volontari, per fare fronte alla nuova ondata di maltempo in Sicilia. Particolarmente colpito il Messinese, provincia fra le più vulnerabili dell’Isola dal punto di vista idrogeologico. Colpa della fragilità del territorio? Sì, ma anche della irresponsabilità dell’uomo”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Nello Musumeci, a seguito degli allagamenti in numerosi centri dell’Isola.

Disagi anche a Palermo, dove la forte pioggia ha provocato due frane: sulla statale Palermo-Sciacca, nei pressi di Ponte Balletto, tra San Cipirello e Camporeale, e sulla statale che da Termini Imerese porta a Caccamo. Numerosi gli allagamenti: a Mondello (nella zona di piazza Valdesi, viale Regina Elena e principe di Scalea), a Partanna Mondello, in via Messina Marine (nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla). Chiusa al traffico via Imera.

Venti di burrasca e precipitazioni anche a Catania dove “l’Amministrazione comunale invita i cittadini alla massima prudenza, richiamandosi alle raccomandazioni diffuse dalla Protezione Civile e vale a dire: non spostarsi da casa se non strettamente necessario; evitare i sottopassi; non utilizzare mezzi a due ruote; abbandonare per tempo le abitazioni precarie, soprattutto se ubicate a ridosso degli alvei di fiumi o torrenti; non sostare in prossimità di aree che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di blocchi rocciosi”.

Paolo Cesareo :

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie