Gli Stati Uniti sono diventati il primo Paese al mondo per casi di coronavirus: secondo i dati del New York Times sono 81.488, più di Cina e Italia, con 1.178 morti in tutto il Paese. Il grande balzo si è materializzato nelle ultime ore. Trump inizialmente aveva derubricato il virus a una questione cinese, ma negli ultimi giorni ha dovuto ricredersi. “Non si sa quali siano i numeri della Cina”, ha osservato il massimo inquilino della Casa Bianca, il quale ha ipotizzato che il dato americano potrebbe rappresentare un “tributo” all’elevato numero di tamponi effettuati in America. “Ne abbiamo fatti più noi in 8 giorni – ha dichiarato – che la Corea del Sud in 8 settimane”.
Trump ha chiamato Xi Jinping: “Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. Abbiamo discusso in dettaglio del coronavirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta”, scrive su Twitter il numero uno americano, secondo cui “la Cina ha molta esperienza e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme”. Secondo uno studio della University of Washington School of Medicine, la pandemia, negli Stati Uniti, potrebbe uccidere più di 81 mila persone nei prossimi quattro mesi e potrebbe non placarsi fino a giugno.