Evviva. Finalmente il garantismo è diventato patrimonio del governo regionale. Non c’è assessore che non affermi la sacralità dello stato di diritto, che non denunci la brutalità del circo mediatico giudiziario, che non inorridisca davanti alle intercettazioni date in pasto alla stampa, che non meni scandalo per la gogna toccata a Ruggero Razza, il figlio prediletto del presidente Nello Musumeci, finito nel tritacarne della magistratura per lo scandalo dei dati sul Covid taroccati allo scopo di evitare la zona rossa. E’ un vento benefico, quello del garantismo. Spazza via anche le intemerate volgari e giustizialiste di chi, fino all’altro ieri, ha fatto di tutto a Palazzo dei Normanni per criminalizzare un deputato che, pur colpito da un avviso di garanzia come quello di Razza, aveva avuto la sfrontatezza di chiedere un voto segreto. Benvenuto, garantismo.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il governo s’è convertito Benvenuto, garantismo
nello musumeciruggero razza
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