Ci sono due navi in giro per il Mediterraneo. Raccolgono profughi. Una si chiama Aurelia, del gruppo Gnv, con 293 cabine-passeggeri a bordo. L’altra è Azzurra, del gruppo Snav, che ha una capienza di oltre 600 posti. Sono le due imbarcazioni che hanno vinto il bando del Ministero dell’Interno e negli ultimi giorni hanno provveduto a svuotare l’hotspot di Lampedusa, che ha una capienza massima di 195 persone ma è arrivata a ospitarne anche 1.000. Le chiamano navi-quarantena e in effetti fungono da hotel: ospitano a bordo, per due settimane, i soggetti risultati “positivi” al Covid, che rappresentano un rischio per le strutture a terra. Solitamente su alcuni ponti dedicati, che fungono da reparto Covid. Perché poi, oltre ai contagiati – ne hanno recuperati 62 anche a Pozzallo, due giorni fa – trasportano i migranti “sani”, che verranno nei centri in tutta Italia. La prima parte del tragitto avviene via mare.
Le due imbarcazioni in questione, Aurelia e Azzurra, ospitano anche il personale della Croce Rossa, che si occupa di assistenza a bordo e sorveglianza sanitaria. Ma dopo l’aggiudicazione del bando (per la fortuna degli armatori) sono sottoposte a un’opera di attenta scansione coordinata dalla Capitaneria di Porto che attiva una commissione tecnica con l’Usmaf – la sanità marittima – per verificare l’idoneità del mezzo. Ma l’aspetto più interessante della vicenda sono i costi. In base all’ultimo avviso del Ministero dei Trasporti, scaduto il 16 luglio, una nave costerà circa 4.037.475 euro, oltre Iva, per i 101 giorni di esecuzione dell’appalto. Lo riporta l’Agi. Tale costo è costituito “da un corrispettivo a corpo ed uno a misura”. Il “corrispettivo a corpo tutto compreso” si riferisce al noleggio della nave, che “dovrà stazionare in rada e potrà essere chiamata a spostamenti sulla base di esigenze connaturate al servizio prestato”. Il “corrispettivo a misura” si riferisce al numero di migranti, può variare e ha come parametro 285 persone – vale il riferimento ad “Aurelia”, non ad “Azzurra” che è molto più capiente -, di cui 250 migranti, per un periodo di 101 giorni, fino al 31 ottobre 2020.
“Tale corrispettivo – si legge nell’allegato tecnico del bando – sarà corrisposto in funzione del numero di migranti effettivamente ospitati”. Il grosso del costo complessivo risiede nel “corrispettivo a corpo”, ovvero 3.030.000 euro; il corrispettivo “a misura” ammonta a 1.007.475 euro oltre Iva. Le strutture a terra, invece, costano molto meno (30-40 euro a migrante: possono ospitarne in media 150). Questo spiega il motivo per cui il governo Conte, anziché affittare e attrezzate altre navi oltre alle due già citate, sta pensando di installare una tendopoli a Vizzini qualora i posti dedicati alla quarantena, nelle due imbarcazioni, si esauriscano. Costa, semplicemente, meno.