Il Giro della Sicilia quasi un’opera d’arte

Si conclude la seconda edizione del Giro della Sicilia, dopo avere attraversato in lungo ed in largo tre Parchi Naturalistici (Madonie, Nebrodi, Etna) ed oltre 30 Comuni. Una carovana di circa 100 ciclisti provenienti da varie parti del mondo ha ammirato, pedalando “a testa alta” come piace dire a noi, le risorse di cui dispone la Sicilia.
Le cose che ci rimarranno impresse, alle fine di questa esperienza molto complessa e faticosa sotto il profilo organizzativo, sono i volti estasiati dei partecipanti. Un entusiasmo che cresceva in maniera direttamente proporzionale alla loro latitudine di provenienza. E poi, come non ricordare una serie di apprezzamenti sulla bellezza della nostra Sicilia. “Voi siete degli artisti” mi ha gridato l’amico altoatesino Augusto mentre era impegnato a pedalare e ad ammirare il paesaggio. Forse vaneggia per la stanchezza o forse non ho sentito bene, ho pensato tra me e me…. Il classico sorriso di circostanza ma lui, ancora più forte, immaginando che non avevo capito, “voi siete degli artisti!!”. Non c’erano più dubbi, avevo sentito bene continuando però a non capire il senso di quella frase. Altro sorriso di circostanza e via, lui con la sua bici e noi con il nostro lavoro. Quella frase mi è rimasta in testa per qualche giorno non lasciandomi nemmeno un minuto fino a quando credo di averne interpretato il senso.

L’artista, cosi come viene spiegato nelle enciclopedie, non è solo chi esercita una delle belle arti (poesia, musica, arti figurative, etc) ma anche chi ha un “fine” senso dell’arte ed è aperto al sentimento del bello; chi celebra la bellezza, chi nella sua professione si spinge a livelli di eccellenza.

Augusto forse in fondo mi voleva dire che noi siciliani siamo potenzialmente tutti artisti nella misura in cui ci impegniamo a valorizzare la nostra terra, che è essa stessa un’opera d’arte. Il nostro compito dovrebbe essere quello di fare vivere questo immenso patrimonio di culture, di sculture e di architetture inserito in un contesto che sembra essere una scenografia fatta di linee che si intersecano attraversando montagne, spingendosi fino al mare passando da immensi boschi. Forse il Giro della Sicilia non è solo un evento cicloturistico, ma è uno spettacolo dove ognuno può essere attore. Forse noi come organizzatori, nel nostro piccolo, non abbiamo fatto altro che accendere i riflettori e dare il “ciak si gira”.

All’amico altoatesino vorrei dire grazie per avermi fatto riflettere e per avermi insegnato una lezione importante, come solo gli artisti sanno fare. Caro Augusto ti aspettiamo per il Giro 2020 con una scenografia ancora una volta unica: la Val di Noto.

Marco Lampasona :

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