Gioco a nascondere. Se cercate la dolce vaghezza in una poesia, potete trovarla nei Canti Barocchi di Lucio Piccolo, un prezioso libricino pubblicato da Mondadori nel 1960. Se cercate invece la fuffa della politica, sfogliate le candidature e i voti di lista riportati da Fratelli d’Italia. Scoprirete che il successo di Giorgia Meloni – non proprio strepitoso, in verità – è servito a Nello Musumeci per nascondere il proprio insuccesso. Del baldanzoso partito del Governatore – si chiamava “Diventerà bellissima” – non si è saputo più niente. L’abbraccio soffocante con Fratelli d’Italia rende tutto indistinto. A parte i due punti segnati da Alessandro Aricò – il neo assessore regionale ha piazzato, al Comune di Palermo, Rini e la giovanissima Canzoneri – degli altri non brilla nessuno. La corazzata catanese di Ruggero Razza, ad esempio, ha sparato solo cartucce vuote e bagnate. Ma stanno muti. Per non svelare il gioco.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il gioco a nascondere dei Musumeci boys
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