Non c’è niente da fare, non se ne viene a capo. Fabrizio Ferrandelli e le altre opposizioni sparse tra i banchi di Palazzo delle Aquile ce la stanno mettendo tutta per riportare i conti del Comune di Palermo dentro un decente perimetro di verità e giustizia. Ma sbattono giorno dopo giorno contro il muro di gomma costruito dalle forze di maggioranza e dal salivoso sanfedismo di tutti i cortigiani che fanno da corona al sindaco Leoluca Orlando, lo stesso che negli anni della arroganza mafiosa, chiedeva verità e giustizia per ogni sopruso, per ogni violenza, per ogni inganno, per ogni malversazione. Di quella invocazione non è rimasto più nulla. Solo la spocchia, l’improntitudine e le sceneggiate di un sindaco che non sa fare il sindaco. Solo il disordine di una città senza capo né coda. Come i bilanci bocciati dai revisori perché senza verità e senza giustizia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il disordine dei conti e di una infelice città
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