Lui si è già scusato e con le scuse crede di avere già superato il problema, scandaloso e indecente, della cassa integrazione; crede che i siciliani, in disperata attesa di un aiuto, lo abbiano già perdonato. Ma Musumeci non è il Cireneo che porta la croce degli altri. E’ il presidente. E’ quello che sceglie uomini e mezzi. Gli assessori e i dirigenti che in questi due anni hanno portato la Regione al disastro sono il frutto delle sue scelte. Gaetano Armao, quello che si è inventato la Finanziaria di cartone, il cui fallimento si intravede già sull’orizzonte di Roma, è un uomo suo, protetto da lui perinde ac cadaver. Giovanni Vindigni, il dirigente del Lavoro che si è dimesso perché incapace di gestire 140 mila richieste di cassa integrazione è stato scelto e messo lì da lui non più di tre settimane fa. Più che delle nobili scuse servirebbe un umile mea culpa.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il disastro della Regione e il facile rito delle scuse
nello musumeci
-
Articoli Correlati
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…
-
Trottolino Schifani
alla fiera di BettaTrottolino Schifani, che già ha fatto la sua bella giravolta sull’autonomia differenziata, ha voluto esibirsi…