“Cari amici, mi duole comunicarvi che attualmente mi ritrovo costretto in casa, a causa del temuto Covid che ha colpito anche me e e mia moglie. Le mie condizioni sono pressoché buone e volevo tranquillizzare tutti gli amici che quotidianamente mi contattano per chiedermi come stia. Il Covid è un male che si insinua in maniera silente, quindi, vi prego di fare attenzione ed evitare di trascurare le regole di precauzione imposte”. Lo scrive l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro sul suo profilo Facebook. Il politico ha scontato 7 anni di carcere per favoreggiamento. “Purtroppo, nel mio caso, me lo sono ritrovato in casa, quindi, a nulla sono valse le precauzioni adottate all’esterno. Per questo motivo, ci tenevo ad avvertirvi rispetto il reale pericolo e a sensibilizzarvi su questo tema – aggiunge Cuffaro – Mettete la mascherina, igienizzatevi il più possibile e mantenete la distanza di sicurezza. Poche semplici regole possono garantire la salute vostra e dei vostri cari. Adottatele”.
I numeri di venerdì in Sicilia
Sono 1.365 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 10.026 tamponi effettuati. I guariti sono di più: 1756. Sono 39 i decessi di persone positive, che portano il totale a 1.689. Con i nuovi casi salgono a 39.350 gli attuali positivi, con un decremento di 430 casi. Di questi 1.647 sono i ricoverati, meno 39 rispetto a ieri: 1.431 pazienti in regime ordinario (-39) e 216 (-5) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 37.703 persone. Sul fronte della distribuzione fra province i dati sono Palermo: 291, Catania 551, Messina 274, Ragusa 39, Trapani 7, Siracusa 38, Agrigento 38, Caltanissetta 87, Enna 40.
Solo l’Abruzzo resta “zona rossa”
Dal 6 dicembre l’unica regione rossa sarà l’Abruzzo. Passano da rosso ad arancione Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano. Resteranno in arancione anche Calabria, Basilicata, Lombardia e Piemonte. Cinque regioni che erano arancioni tornano gialle: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Umbria. Restano gialle, come prima, Lazio, Veneto, Molise, Sardegna, Sicilia, Liguria, Trentino. Sono questi i nuovi colori dell’Italia che si delineeranno a breve, quando il ministro della Salute, Roberto, Speranza, firmerà 3 nuove ordinanze sulla base dei dati della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020) tenutasi oggi.
Conte detta la linea: “Resistiamo fino al vaccino”
Durante la presentazione delle nuove misure previste dal Dpcm, il presidente del Consiglio ha fatto alcune raccomandazioni per le notti di Natale e Capodanno: “In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni, ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni. La cautela è essenziale per proteggere i nostri cari, in particolare i più anziani”.
Conte ha confermato che “la strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga e dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio e non essere meno violenta della prima ondata. Abbiamo evitato un lockdown generalizzato ma ora, verso il Natale, non dobbiamo abbassare la guardia per evitare l’impennata dei contagi”, aggiunge. Preannunciando che entro un paio di settimane tutte le regioni italiane saranno “gialle” e che l’indice Rt è sceso a 0,91, Conte ha detto che “occorre impegno ed attenzione e continuare su questa strada finché non arriveranno il vaccino e le cure monoclonali, che saranno disponibili già a gennaio”.
La guida: cosa si può fare per le Feste
SPOSTAMENTI TRA REGIONI – Sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo i casi di lavoro, necessità e salute e per fare ritorno a residenza, domicilio o abitazione. Ci si potrà spostare da una regione all’altra quindi fino al 20 gennaio, tenendo conto delle attuali fasce di colore, il cui sistema viene mantenuto.
SPOSTAMENTI TRA COMUNI – Vietati a Natale, il 26 e a Capodanno, salvo i casi di lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione.
SECONDA CASA – Si può raggiungere se si trova nella stessa Regione, tranne che il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, quando saranno vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio comune.
SHOPPING – Fino all’Epifania i negozi resteranno aperti tutti i giorni fino alle ore 21 per diluire la presenza di acquirenti in più ore della giornata. I centri commerciali resteranno invece chiusi nei fine settimana.
RISTORANTI – Saranno sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano, a Capodanno e alla Befana, ma al tavolo non potranno sedere più di quattro persone. Restano la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18 in zona gialla.
PRANZO E CENA DI NATALE – Si raccomanda di festeggiare solo con familiari conviventi e non è stato indicato un numero massimo di commensali.
COPRIFUOCO – Resta in vigore per tutte le festività il divieto di uscire senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente.
CAPODANNO – Il 1 gennaio invece il coprifuoco durerà fino alle 7 del mattino e non fino alle 5.
ALBERGHI – Gli hotel potranno restare aperti, ma i ristoranti all’interno delle strutture saranno chiusi la sera di Capodanno. Sarà possibile trascorrere il veglione solo in camera, ordinando la cena.
SCI – Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio, si potrà tornare a sciare a partire dal 7.
CROCIERE – Sono sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio.
VIAGGI – Dopo un viaggio all’estero resta la quarantena di 14 giorni al ritorno, dai Paesi per i quali è prevista.
MESSE – Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate più messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti.
SPORT – Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. L’attività sportiva e motoria individuale resta permessa, mantenendo la distanza.
CINEMA E TEATRI – Resteranno chiusi per tutte le festività.