“Con l’approvazione della legge sulla prevenzione ed il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo, la Sicilia compie un passo avanti sul terreno culturale e sociale rispetto ad un fenomeno sempre più preoccupante che coinvolge ogni anno un numero sempre maggiore di famiglie”. Lo dice Nello Dipasquale parlamentare regionale del PD, relatore e tra i promotori del disegno di legge approvato oggi dall’Ars. Tra le misure previste, si potranno promuovere programmi e progetti per la diffusione in Sicilia della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei minori in particolare nell’ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile, ed interventi finalizzati alla diffusione della cultura del rispetto dei sentimenti relativi alla sfera dell’affettività e della sessualità.

“Un altro aspetto importante della legge – aggiunge Dipasquale – riguarda la possibilità di avviare una serie di iniziative coinvolgendo associazioni ed operatori del settore, per promuovere tra i giovani siciliani un uso consapevole dei social network e più in generale del web, con particolare attenzione al fenomeno del revenge porn ed alla diffusione di immagini e video sessualmente espliciti”. La legge appena approvata dall’Ars prevede inoltre la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie; la promozione di iniziative di carattere culturale, sociale, ricreativo e sportivo sui temi della legalità e del rispetto reciproco, nonché sull’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet; l’organizzazione di corsi di formazione per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori in generale; l’attivazione di progetti di rete; l’organizzazione di corsi, programmi di assistenza, di gruppi di supporto per i genitori; l’attivazione di programmi di sostegno in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo, ovvero di un percorso di sostegno con il gruppo classe in cui si sono verificati gli atti di bullismo, di cyberbullismo, di cyber pedofilia e di sexting, nonché di sportelli di ascolto negli istituti/scuole.