L’”amico russo” torna l’Innominato, nel consueto gioco di imbarazzi, voci dal sen fuggite e correzioni di rotta postume. A Marechiaro, come noto al cuor non si comanda, aveva detto che l’Europa “deve far accogliere agli ucraini le domande russe” e l’invio di armi ci rende “cobelligeranti” e meglio farlo di nascosto. Dal palco della Mostra d’Oltremare, Berlusconi prova a correggere il tiro. Senza troppa convinzione. Non c’è spazio per il Putin che “mi ha deluso” e “si è assunto grandi responsabilità di fronte al mondo”. Compare solo giusto per l’abituale amarcord su Pratica di Mare che da quelle parti funziona sempre. Poi, certo, l’Ucraina è l’aggredito ed è giusto “aiutarla a difendersi con le armi”. Continua sull’Huffington Post
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Il Cav. riattacca con la solita solfa Sorvola su Putin e cita Bergoglio
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