Finisce il cammino del Catania nel campionato di Lega Pro. Il Tribunale ha disposto «la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica» che era previsto per il 19 aprile prossimo. La squadra non giocherà più in Serie C, a partire dalla gara di domani con il Latina che non si disputerà. La società era stata dichiarata fallita nel dicembre dello scorso anno. La decisione del Tribunale fa seguito alla «decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del corrispettivo» comunicata ieri dai curatori «al Fc Catania 1946 srl» dell’imprenditore Benedetto Mancini che aveva presentato l’unica offerta di acquisto, ma senza versare l’intero importo fissato dal bando che era di 500mila euro.

La decisione della «cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica» da parte del Tribunale blocca di fatto la gestione economica della società che smette di operare. L’esercizio provvisorio era stato disposto dai giudici, assieme al fallimento della Calcio Catania Spa, il 22 dicembre del 2021 per permettere la vendita della società con asta telematica, ed era stato rinnovato nel tempo. Andati deserti i primi due bandi, l’11 febbraio e il 4 marzo, l’unica offerta d’acquisto è arrivata dalla società Fc Catania 1946, che fa capo a Benedetto Mancini, al terzo tentativo, quello del 15 marzo. Quel giorno l’imprenditore ha depositato 125mila dei 500mila euro richiesti e il Tribunale fallimentare ha prorogato ulteriormente l’esercizio provvisorio fino al 19 aprile per permettere la cessione definitiva della società.

Successivamente Mancini ha deposito un assegno di 200mila euro al notaio che avrebbe dovuto redigere l’atto, ma senza coprire l’importo minimo fissato dal Tribunale fallimentare, che era di mezzo milione di euro. L’imprenditore ha contestato, con i suoi legali, l’operato del Tribunale fallimentare sostenendo di essere pronto lunedì prossimo a concludere l’operazione di acquisto.

Ieri i curatori fallimentari avevano chiesto anche l’intervento della Lega Pro, ipotizzando un contributo economico per potere disputare le ultime quattro gare che restavano al Catania per concludere il campionato. Ma il presidente Francesco Ghirelli ha risposto che, a norma di regolamento, non è possibile un intervento del genere perché creerebbe delle disparità tra le società. Si interverrebbe indirettamente sulla classifica, ha spiegato, e, inoltre, «ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in ‘parità sistema’ e quindi a beneficio di ogni singolo club associato». Lo stop al campionato del Catania comporterà la sua esclusione dal campionato di Serie C e delle variazioni nella classifica del torneo perché le gare della società etnea risulteranno non disputate. Il Catania dovrebbe ripartire, con un nuovo club, dal campionato Dilettanti. L’assegnazione del titolo sportivo spetterà per ruolo e competenza al sindaco della città.