Anche il Catania calcio diventa “straniero”. Il nuovo proprietario della gloriosa società etnea, sopravvissuta al colpo di coda di Nino Pulvirenti, sarà l’avvocato newyorkese Joe Tacopina. Già visto in Italia alla guida del Venezia, è stato vicepresidente della prima Roma americana (con DiBenedetto) e socio del canadese Joe Saputo al Bologna. Tacopina ha le mani in pasta ovunque. Difende, ad esempio, la causa di Chico Forti, l’italiano in carcere da vent’anni a Miami per un clamoroso scandalo giudiziario (e un omicidio che pare non aver commesso). Tacopina è anche l’avvocato che lo scorso inverno si era avvicinato al Palermo – spinto dal vicepresidente Tony Di Piazza – per entrare in affari con Dario Mirri, che però respinse le sue lusinghe. Adesso ha trovato la sua meta: il Catania, appunto.

Acquisirà il club dalla Sigi, che in estate ha salvato la matricola da un de profundis quasi certo. Il nuovo proprietario è a capo di un gruppo di investitori collaudati e vorrebbe perfezionare il closing (l’offerta prevede il trasferimento del 100% delle quote del Catania) entro gennaio: “Vorrei chiarire che non sarò soltanto il “frontman”, come si è detto. Il frontman – ha spiegato Tacopina a Goal.com – ci mette solo la faccia, io in realtà sarò anche il capo operativo, sarò io a scegliere le persone che lavoreranno nel Catania, a decidere come implementare al meglio le nostre scelte sia sul piano sportivo che a livello di business. Sarò anche l’azionista di maggioranza della società. Detto questo, chiaramente ci saranno certo altri investitori, perché questo è un progetto molto grande e necessita di tanti investitori”.

L’ultima esperienza con imprenditori stranieri, al Palermo, è andata malissimo. Tale Clive Richardson, zero esperienza nel mondo del calcio, si presentò in conferenza stampa al fianco di Zamparini, che lo annunciò come il nuovo salvatore della patria. Assieme alla Global Future Sports, non investì un solo euro nel club e se ne andò sbattendo la porta, prima di riconsegnare la società nelle mani dell’ex direttore generale Rino Foschi. Poi sappiamo com’è andata: i Tuttolomondo, la retrocessione in C, la radiazione. Tacopina, a confronto, è un gigante. In bocca al lupo, Catania.