Il caro voli? Dramma della gelosia tra Aricò e Codacons

L'assessore Alessandro Aricò

Tra le cosuzze tanto care al presidente Schifani in questo avvio di legislatura c’è l’osservatorio regionale sul trasporto aereo, un organismo deputato a vigilare sul caro-voli. Una sorta di Codacons alla siciliana, a cui, però, il Codacons non è stato invitato a partecipare. All’atto dell’insediamento, insieme all’assessore Alessandro Aricò, erano presenti in dodici, fra cui numerosi “doppioni”: tre rappresentanti di Gesap (la società di gestione dell’aeroporto di Palermo), due della Sac (Catania), un paio di docenti di Statistica, e così via. Nessuna traccia dell’associazione che da anni si batte a tutela dei consumatori e le cui denunce – emulate da Schifani – hanno convinto l’Antistrust ad aprire un’indagine sul presunto duopolio allestito da Ita e Ryanair per rifilare ai siciliani tariffe sconsiderate.

Insomma, sembra che la Regione abbia provato a scalzare il Codacons. Che però non l’ha presa affatto bene e oggi ha annunciato la nascita di un contro-osservatorio dove la Regione non toccherà palla. Sembrano bisticci da principianti, ma questo è il livello: “La decisione della Regione di escludere il Codacons, associazione che da anni si batte sul tema con decine di esposti alle varie procure e dalla cui denuncia è nata l’indagine dell’Antitrust sul caro-voli, è gravissima – spiega il presidente regionale Giovanni Petrone – e dimostra una totale disattenzione verso gli interessi degli utenti e un approccio confuso e propagandistico verso la questione”.

La questione, come ovvio, è scivolata su un livello istituzionale che non ha nulla a che fare coi legittimi interessi dei siciliani, vessati lo scorso Natale – ma statene certi: la situazione non cambierà neppure a Pasqua – da tutte le compagnie che operano sul territorio nazionale. E a dare ulteriore peso alla “vendetta” del Codacons, a questo tira e molla capriccioso, è stata la Regione medesima. L’assessore alle Infrastrutture Aricò non ha alcuna intenzione di restituire la palla: “Nel decreto di istituzione dell’organismo abbiamo inserito il Cncu (Consiglio nazionale consumatori e utenti), organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori e degli utenti a livello nazionale: l’ente di tutela dei consumatori più istituzionale e rappresentativo che esista in Italia, di cui il Codacons fa parte. Abbiamo voluto creare un organismo snello e non elefantiaco, con l’obiettivo di procedere celermente”. Già: per fare cosa?

Costantino Muscarà :

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