Guardate con attenzione le foto dei festeggiamenti al San Paolo Hotel di Palermo. Ci troverete, oltre alla faccia rassicurante di Roberto Lagalla, il vincitore indiscusso di questa tornata elettorale, anche i volti compiaciuti di coloro che hanno fatto di tutto per consentire all’ex rettore di diventare sindaco della città. Ci troverete Francesco Cascio, che era già in gara e si è ritirato quando la sua campagna era già bene avviata. E ci troverete Carolina Varchi, alla quale Fratelli d’Italia aveva promesso una marcia trionfale. Noterete poi che, tra quelle facce, spunta una testolina impomatata che con la vittoria di Lagalla non c’entra nulla. E’ la testolina del Bullo, l’infingardo che ha rifiutato di scendere in campo. Leonardo Sciascia, ricordando le sanguinose Cinque giornate di Milano, lo avrebbe catalogato tra gli “eroi della Sesta Giornata”.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il Bullo come un eroe della Sesta Giornata
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