Il bello e il brutto della lottizzazione

Da sinistra, il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il suo contendente: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Se il lento e sonnacchioso Musumeci non fa nulla, apriti cielo: il giornale scrive che la “Regione è malata di stasi”. Ma se il governatore mette mano alle nomine l’altro giornale, quello che sa fare la faccia truce, tira subito fuori il bollino avvelenato: lottizzazione. Che è la parola buona per tutte le sante messe della politica. Ne fanno abbondante uso infatti anche i grillini siciliani, per i quali ogni nomina di Musumeci è lottizzazione mentre le lottizzazioni di Salvini e Di Maio sono acqua fresca. Anzi: positivi segnali del cambiamento. Ne deriva che la spartizione delle poltrone cambia volto a secondo di chi la fa. Ricordatevi di Palermo. Qui il sindaco arraffa tutto: teatro Massimo, teatro Biondo, Aeroporto. Senza pudore e senza opposizione. Ma Leoluca è un santo. Anche quando si sbraccia per le sante clientele. E nessuno gli farà mai la faccia truce.

Giuseppe Sottile :

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