“Hi Tech Sicilia: a che punto è la rivoluzione”, il convegno sul futuro che andrà scena domani a Villa Igiea, a Palermo, vanta un contributo d’eccezione: quello dell’Università Telematica Pegaso, che il presidente nazionale Danilo Iervolino, dal momento del suo concepimento, ha lanciato in orbita. Oltre 70 sedi, più di 150 poli didattici e circa 70 mila iscritti. Non una semplice università telematica, ma uno strumento all’avanguardia, che consente di ottenere un titolo di studio in modo scientifico a chiunque decida di intraprendere un percorso formativo per “completarsi” o bussare al mondo del lavoro. Pegaso ha avuto da sempre un piede nel futuro. Ma l’evoluzione è il sale della sua stessa esistenza, come conferma l’ingegnere Carmelo Di Mauro, il responsabile della piattaforma Rete Olympo, attraverso cui si diventa studenti e protagonisti della propria carriera universitaria.
Come si inquadra l’evoluzione tecnologica di Pegaso?
“Per capire meglio l’evoluzione tecnologica, e la velocità con cui i processi sviluppano e si avvicinano sempre di più alle esigenze di tutti, partiamo dalla nascita della tecnologia web che agli albori aveva il compito di promuove informazione, sfruttando la tecnologia web, e dove l’aggiornamento delle informazioni veniva affidato a personale esperto del settore. Con l’avvento della tecnologia web 2.0, l’implementazione tecnologica ha permesso di sviluppare processi interattivi. Infatti si iniziano a sfruttare i WEB Data (meglio identificati come metadati), una tecnologia legata a un database online, che consente agli utilizzatori comuni di interagire con la piattaforma, e al tempo stesso consente agli sviluppatori di migliorare e semplificare tali processi, adattandoli sempre di più alle esigenze dello studente”.
Quali sono i fattori essenziali che hanno permesso di implementare la piattaforma?
“Essenzialmente gli investimenti in ricerca e sviluppo, che oggi ancora, purtroppo, sono affidati alle grandi aziende, quali Google, Facebook, Amazon, nei diversi settori social, e-commerce, icloud. L’università Telematica Pegaso, in ambito e-learning, oggi vanta una piattaforma proprietaria, che ha sviluppato al proprio interno una serie di processi di interazione con lo studente, tali da consentire allo stesso di apprendere e comprendere i contenuti con estrema semplicità e chiarezza. E’ evidente che il nostro obbiettivo è quello di conquistare, e superare, quelle che possono essere le nuove barriere del web. Alla base della nostra università c’è il desiderio di creare un sistema hi-tech in grado di interagire con lo studente come fosse un automa, nel caso specifico identificato come docente, in grado di rispondere concretamente e correttamente alle richieste dell’individuo. L’ateneo sta investendo in sviluppo e ricerca, oltre che per l’implementazione delle tecnologie esistenti, anche nella sperimentazione di tecnologie del tutto nuove e innovative. Il futuro sarà sul web”.
Qual è stata la prima idea che ha comportato lo sviluppo della piattaforma telematica Pegaso?
“Dotare la piattaforma di un sistema di interazione con lo studente, capace di interpretare con esattezza il significato del singolo termine, in relazione al contesto in cui lo stesso viene chiamato in causa dal sistema. Questo è stato possibile per mezzo di specifiche implementazioni, grammaticali e semantiche. Per rendere queste implementazioni operative abbiamo progettato dei nuovi algoritmi che hanno consentito la costruzione di reti di relazioni e connessioni tra diversi documenti didattici”.
Quali sono nel settore dell’e-learning i futuri obiettivi di sviluppo?
“Già da qualche anno il nostro centro sviluppo di sistemi engineering, ha iniziato lo sviluppo e l’implementazione di nuovi sistemi basati sulla realtà virtuale e sull’intelligenza artificiale. Pensiamo a breve di raggiungere un altro importante obiettivo, sfruttando questa nuova tecnologia, in realtà virtuale: cioè implementare dei sistemi hi-tech in grado di catapultare, virtualmente, lo studente lontano dal luogo dove si trova, rimanendo comodamente seduto sul divano di casa. Cioè creare, o meglio far vivere la sensazione, quasi reale, di trovarsi dove di fatto non è. Oggi questo è possibile sfruttando delle tecnologie già presenti sul mercato, quali telecamere VR, visori VR, occhialini VR e vari sistemi VR connessi e interconnessi tra di loro. Immaginiamo, ad esempio, di mandare virtualmente uno studente di Giurisprudenza all’interno di un’aula di tribunale, per vivere in diretta lo svolgimento di un dibattimento dal vivo, quindi la possibilità di coniugare la teoria alla pratica, migliorando sensibilmente il suo grado di apprendimento”.
Qual è il significato di sviluppo tecnologico per l’Università Telematica Pegaso?
“La piattaforma telematica, già da qualche mese, è migrata su sistemi icloud molto più veloci ed evoluti, implementando il sistema da “IUniversity” a “MultiUniversity.click”, così da poter sfruttare queste nuove tecnologie e dare la possibilità a tutti di poterle utilizzare con estrema semplicità. Ovviamente con il supporto di partner e aziende che giornalmente coordinano l’attività di sviluppo della nostra università. La tecnologia hi-tech senza sviluppo e/o implementazione software è destinata a morire. Prendiamo ad esempio un cellulare: senza sistema operativo non è altro che un pezzo di plastica pieno di componenti elettronici inutili. Noi crediamo che la tecnologia debba rendere semplice ciò che è complesso, e allo stesso tempo diventare utile per le aziende e per il singolo individuo. Questa è la tecnologia che ci piace e che offriamo ai nostri studenti”.