Per uno scherzo del destino due ex colleghi sono rimasti coinvolti in incidenti in due punti del mondo lontani migliaia di kilometri, ma per i complottisti è vietato parlare di coincidenza e ci deve essere sotto qualcosa. Stephen Chamberlain, 52 anni, ex top manager di Autonomy, la società di sviluppo software del miliardario Mike Lynch disperso (e ormai probabilmente morto) assieme alla figlia e ad altre cinque persone in seguito al naufragio del suo super yacht al largo delle coste di Sicilia, è morto ieri in ospedale per via delle ferite riportate dopo essere stato investito mentre faceva jogging a Stretham, nella contea di Cambridge, in Inghilterra.

L’incidente è avvenuto sabato, ma inizialmente la polizia non aveva reso nota l’identità della vittima. È stato l’avvocato di Chamberlain, Gary Lincenberg, a dare la notizia della morte. “Era un uomo valoroso, con una integrità senza paragoni. Ci mancherà profondamente”, ha detto. “Era una persona meravigliosa, il cui unico obiettivo nella vita era quello di aiutare gli altri”, hanno aggiunto i famigliari. E ancora: “Lasciava il segno su tutti quelli che avevano il privilegio di conoscerlo”. Continua su Huffington Post