Legittima e sacrosanta la rabbia di Nello Musumeci per la tragedia di Casteldaccia e per le devastazioni che l’ondata selvaggia di maltempo ha disseminato in questa sventurata terra di Sicilia. Legittima e sacrosanta anche l’indignazione di tutti gli onesti che cercano e non trovano la faccia di chi ha consentito lo scempio di una casa costruita abusivamente sull’argine del torrente Milicia. Il sindaco dice che l’ordinanza per la demolizione è stata firmata nel 2008 e che un ricorso al Tar blocca tutto da dieci anni. Chi vivrà vedrà, verrebbe da dire. Ma non c’è solo la snervante lentezza del Tar. Sull’autostrada che da Catania porta a Messina c’è una frana che resiste lì, nei pressi di Letojanni, sin dal 2015. Non sono bastati tre anni per rimuoverla e ripristinare lo scorrimento. Se questi sono i tempi del Tar e della Regione, che speranze ha la Sicilia di salvarsi?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
I mandanti occulti delle nostre tragedie
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