Una parte molto importante del nuovo piano per il Sud è l’attenzione rivolta all’istruzione, la lotta contro la dispersione scolastica, il contrasto alla povertà educativa, la riattivazione della mobilità sociale. C’è anche la parte riservata al “Green New Deal”, un “grande abbraccio fra economia ed ecologia”, per realizzare alcuni obiettivi specifici dell’Agenda Onu 2030 contro i cambiamenti climatici. Il governo punta a un “reddito energetico” per le famiglie, a una sperimentazione di economia circolare, a un potenziamento del trasporto sostenibile. Ma il grosso dell’attenzione si è concentrato sulle infrastrutture, materiali e sociali, che vengono considerate un deterrente all’isolamento di alcune aree del Mezzogiorno. Quelle sociali prevedono interventi per la nascita di nuovi asili nido e case della salute per l’assistenza integrata. Quelle materiali, invece, forti investimenti su treni e alta velocità: “Lavoriamo per portare a quattro ore il tempo di percorrenza dei treni da Roma a Reggio Calabria, le stesse della tratta Roma-Torino, entrambe distanti 700 chilometri”, ha detto Conte, che ha inserito tra gli obiettivi il raddoppio delle linee ferroviarie e il rafforzamento delle zone economiche speciali. Il Ministro Provenzano ha specificato che da Roma non ci saranno finanziamenti a pioggia, ma verrà istituita una cabina di regia: “Non un commissariamento – sottolinea Provenzano – ma un monitoraggio. Il rilancio del Meridione – spiega – è un impegno per tutto il Paese. La vera emergenza per l’Italia è l’esodo della nostra generazione. I giovani sono liberi di scegliere dove andare ma non devono essere costretti. Occorre che avere anche un diritto a restare”.