Il presidente zampetta da un angolo all’altro della Sicilia in cerca di applausi e di gelidi baci alla pantofola. L’assessore al ramo non ha ancora trovato la bussola per orientarsi in una giungla burocratica che macina qualcosa come otto miliardi l’anno e sta lì, con le manine alzate, incapace di rispondere persino a una banalissima interrogazione parlamentare. Fino all’altro ieri c’era un direttore regionale che sapeva tutto di tutti e che sapeva, soprattutto, leggere le carte. Ma quel direttore è stato silurato da Palazzo d’Orleans – un luogo dove si accettano solo pensionati, guai a parlare di competenze – e la Sanità è diventata di colpo un deserto impazzito. Con un buco di 400 milioni, del quale nessuno s’era accorto, e una vertenza che rischia di allungare di altri sei mesi le liste d’attesa negli ambulatori convenzionati. E’ il trionfo dei Brancaleoni.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
I Brancaleoni di Sicilia
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