I nervi scoperti della sanità siciliana

NELLA FOTO IL PADIGLIONE 20 DELLA FIERA DI PALERMO IL CENTRO DI VACCINAZIONE ANTI COVID PIU' GRANDE D'ITALIA ATTESA ATTESE CODA CODE VACCINAZIONI CORRIDOIO C

“Che fine hanno fatto gli impegni presi dal presidente Musumeci per il potenziamento del piano di vaccinazione in Sicilia, e a che punto è l’attivazione di nuovi hub e punti di vaccinazione?”. Lo chiede il capogruppo Giuseppe Lupo che insieme con gli altri parlamentari del gruppo PD all’Ars ha presentato una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione, che riveste anche il ruolo di commissario Covid in Sicilia nonché quello di assessore ad interim alla Salute. Nell’interrogazione si ricorda che il commissario nazionale Covid Generale Figliuolo in occasione sua visita in Sicilia aveva indicato la necessità di passare da 20 mila a 50 mila vaccinazioni al giorno nell’isola, e che l’obiettivo fissato per la città di Palermo prevede il passaggio dalle attuali 5.000 dosi somministrate quotidianamente a 12.500.

Nell’interrogazione il capogruppo Lupo ed i deputati del PD chiedono dunque di conoscere nel dettaglio “il piano di potenziamento del piano di vaccinazione richiesto dal commissario nazionale Figliuolo per il raddoppio degli hub vaccinali e per l’incremento delle inoculazioni dei vaccini da 20.000 a 50.000 giornalieri”, “quali sono le sedi dei nuovi hub vaccinali individuati dal governo della Regione ed entro quando saranno realizzati”, ed “in base a quali criteri verranno suddivisi i vaccini da somministrare in ogni centro vaccinale”.

Qualche giorno fa palazzo d’Orleans aveva comunicato che “sono 17 i nuovi Centri di vaccinazione che la Protezione civile regionale sta realizzando in Sicilia e che si aggiungono a quelli già presenti nei capoluoghi di provincia e ai 98 esistenti presso ambulatori e ospedali dell’Isola” tramite i quali “la Regione intende riuscire a vaccinare in sicurezza 50 mila siciliani al giorno per conseguire l’ambizioso obiettivo di proteggere dal virus tutta la popolazione siciliana entro settembre. Su impulso del presidente della Regione, il capo del dipartimento della Protezione civile Salvo Cocina ha nominato una task-force di progettisti e rup composta da 23 tecnici interni specializzati, oltre ad avviare l’iter per l’approvazione e la realizzazione delle nuove strutture. I nuovi Centri avranno una configurazione analoga, ma più evoluta, rispetto a quelli già creati nei capoluoghi di provincia che quotidianamente somministrano già migliaia di dosi”.

Ecco la mappa dei nuovi hub per provincia:
Agrigento: Sciacca (Casa albergo per anziani).
Caltanissetta: Gela (PalaCossiga).
Catania: Sant’Agata Li Battiati (Palazzetto dello sport); Acireale (Tupparello); Caltagirone (Palazzetto del diporto); Misterbianco (Laboratorio di città Nelson Mandela).
Messina: Palarescifina; Taormina (Parcheggio Lumbi, porzione da 2 mila metri quadrati).
Palermo: Centro commerciale La Torre e Casa del sole; Bagheria (Palazzetto della Città metropolitana); Carini (Centro commerciale Poseidon); Cefalù (Palazzetto dello sport “Marzio Tricoli” – contrada Mazzaforno); Misilmeri (Centro direzionale della ex Provincia c/o Area artigianale).
Siracusa: Portopalo di Capo Passero (Centro sportivo contrada Cozzo Spadaro)
Trapani: Alcamo (PalaDangelo); Partanna (Palestra).

Per quanto riguarda i territori di Ragusa ed Enna, al momento, non è emersa nessuna richiesta di integrazione hub. Le due Aziende sanitarie provinciali hanno, infatti, già allestito dieci Centri vaccinazione (cinque in ognuna delle province), ritenuti sufficienti per affrontare al meglio la campagna di dosaggio dei sieri.

Un’altra interrogazione urgente a risposta scritta è stata presentata al governo da Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia, che chiede di intervenire “con la massima urgenza, avviando un’indagine conoscitiva sull’attività adottata dal comitato tecnico-scientifico fino ad oggi, per fare fronte alla nuova ondata di contagi a cui sta andando incontro la Sicilia”. Al medesimo Cts, come emerso ieri durante l’audizione dell’ingegnere La Rocca in commissione Salute, non vengono più richiesti pareri dallo scorso mese di gennaio.

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