“Dopo sette ore visite terminate. Si scende. Tutti”. Mancano pochi minuti alle 19.30 quando la notizia dello sbarco dei 211 migranti rimasti sulla Geo Barents perché non minori, non donne, non appartenenti a nuclei familiari e non “abbastanza fragili” diventa ufficiale. L’annuncio arriva su Twitter da Antonio Nicita, parlamentare del PD da giorni a Catania a seguire la vicenda dei migranti approdati sulle nostre coste ma rimasti bloccati sulle navi delle ong. Pochi minuti dopo è Medici senza frontiere che annuncia la fine del limbo: “Le autorità sanitarie ci hanno appena confermato che sbarcheranno tutti. Un grande sollievo dopo settimane di attesa”. A stretto giro lo sbarco comincia, un ragazzo urla di gioia: “My Life Is back”, lo si sente dire. “La prima cosa che farò sarà chiamare mia madre”, aggiunge. Sbarcano tutti dunque dalla Geo Barents, anche quelle persone che il ministro Matteo Piantedosi aveva chiamato burocraticamente – e anche per molti infelicemente – carico residuale. Ma scendono a terra non per iniziativa del governo. Sbarcano perché, dopo l’ispezione di un team di medici ed esperti dell’Asl di Catania, la situazione sanitaria e psicologica a bordo della nave è stata ritenuta insostenibile. Continua su Huffington Post
Federica Olivo per HuffPost
in Buttanissime Vergogne
Hanno scherzato sulla loro pelle
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