L’analisi di Aldo Grasso prosegue sul Corsera. “Ma ora Grillo tace. Grillo non paga mai il conto delle sue furberie. Grillo, quando le cose si mettono male, si rinchiude a Sant’Ilario nella zona franca del fool. Con i suoi «vaffa», con gli sberleffi, con la furia giustizialista, con l’imbroglio politico mascherato da millenarismo pop, con una concezione della democrazia radicale (uno vale uno) ha recato al Paese danni incalcolabili. Per molto tempo ha offerto uno spettacolo di sub-cultura e di sub-politica, dalle quali persino alcuni dei suoi sembrano ora prendere le distanze. Ma Beppe Grillo non paga mai il conto, gli basta il silenzio. Il silenzio dei non innocenti”.