Palazzo d’Orleans ha già tutti i titoli per essere definito “il porto delle nebbie”. Intanto perché lì dentro spadroneggia, con tutta la sua arroganza e le sue innate capacità di traccheggio, Gaetano Armao, un opaco avvocato d’affari al quale il presidente Renato Schifani ha delegato le competenze sulle questioni più delicate dell’amministrazione regionale: è la sua eminenza grigia. E poi perché in quel porto ormai attraccano anche gli avventurieri di piccola taglia, quelli che vanno a caccia della “millelire”. L’ultimo che ha gettato l’àncora – ovviamente nella speranza di arpionare un polipo o qualcosa di più – è, manco a dirlo, Er Pagnotta: un traffichino, travestito da editore, che usa un giornaletto come copertura per i suoi affarucci border line. L’esempio più scandaloso è un contrattino di 120 mila euro stipulato – scroccato, stavo per dire – al Consorzio per le autostrade, il famigerato Cas, per un lavoro, molto nebuloso, del quale finora non si vedono le tracce. Tracce che forse non riesce a vedere nemmeno Calogero Fazio, lo zelante direttore del Consorzio che ha firmato il contratto e i cui atti vengono controllati dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, un politico al quale il vispo editore ha dedicato e continua a dedicare molto spazio. Persino un’intervista a più voci in una pregiata location chiamata, non a caso, “il bar dei pagnottisti”
Schifani, che attraversa proprio in questi giorni una fase politica molto turbolenta, ha trovato il tempo mercoledì di ricevere a Palazzo d’Orleans, oltre al sedicente editore anche la neo direttrice del giornaletto, una gentile signora che noi, rispettosi della sua professionalità, abbiamo subito denominato Miss Paravento. E i tre, come vuole il cerimoniale, si sono pure immortalati in una foto di rito. Ma in quella foto manca la regista dell’incontro: quella Simona Vicari, ex senatrice e consulente della Presidenza con sessanta mila euro l’anno, che Mario Barresi, giornalista de La Sicilia, ha soprannominato “la zarina di Palazzo d’Orleans”.
Simona Vicari e il faccendiere si conoscono da parecchio tempo. Già l’anno scorso c’erano stati dei colloqui tra i due per un appalto in materia di comunicazione che prevedeva una spesa di oltre duecento mila euro. Ma poi, non si sa perché, l’accordo sfumò e i soldi rimasero, per fortuna, nelle casse della Regione. I fili si sono riannodati in questa estate col Pagnotta che ottiene un’intervista da Schifani – una rarità: non c’era mai riuscito nessuno – e con sprezzo del ridicolo la spaccia per “esclusiva”. L’altro ieri l’incontro ufficiale a Palazzo d’Orleans con tanto di foto ufficiale e scambio di opinioni sul futuro della Sicilia. Ebbene sì: presidente e faccendiere – così si legge nella nota che accompagna la foto – hanno veramente parlato del futuro della Sicilia. Povera Sicilia.