Non ci bastava Leoluca Orlando, con le sue velleità da primo della classe e la sua antimafia chiodata, con le bare dei Rotoli e la sua cultura del sospetto. Non ci bastavano gli assessori della sua corte dei miracoli. Diceva: “Io il sindaco lo so fare” e invece ha trasformato la città nel più grande immondezzaio d’Italia. Ora s’avanza anche il Bullo, con la sua compagnia di ventura. Dice: “Voglio risanare i conti” e così dicendo minaccia di piritolleggiare per cinque anni negli “antri muscosi e nei fori cadenti” del Comune di Palermo. Ha già devastato gli enti e i bilanci della Regione. Si è già speso per avventurieri e faccendieri. Ha già imposto a Palazzo d’Orleans la legge dell’intrigo e del tradimento, ma ancora non si accontenta. Cerca nuovi spazi e nuovi affari. Musumeci lo applaude, Dell’Utri lo protegge e lo incoraggia. Viva Palermo e Santa Rosalia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Guarda chi s’avanza sulle macerie di Palermo
-
Articoli Correlati
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…
-
Trottolino Schifani
alla fiera di BettaTrottolino Schifani, che già ha fatto la sua bella giravolta sull’autonomia differenziata, ha voluto esibirsi…