I pm Piero Padova ed Enrico Bologna, della procura di Palermo, hanno chiesto la condanna a quattro anni di carcere in abbreviato nei confronti dell’ex magistrato della medesima procura, Antonio Ingroia. Ingroia è accusato di peculato: si sarebbe appropriato di indennità non dovute quando era liquidatore della società partecipata regionale Sicilia e servizi, incarico che gli venne affidato dall’ex governatore siciliano Rosario Crocetta. Secondo i magistrati, Ingroia si sarebbe appropriato di 117 mila euro, una parte nel 2013 come indennità di risultato, non dovuta al liquidatore, carica che ricopriva in quel momento, e una parte (10 mila euro) come rimborso spese forfettario. A questi soldi si aggiungono 7.000 euro che furono versati per i rimborsi delle spese per gli alberghi. Secondo l’accusa era dovuto soltanto il rimborso per i viaggi e non anche per l’alloggio. Contattato dal ‘Corriere della Sera’, ha glissato sulla richiesta della Procura: “Parlerò a tempo debito. Ogni cosa a suo tempo”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Guai per Ingroia a processo per peculato
antonio ingroiapeculatosicilia e-servizi
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