Sostiene che non l’hanno vista arrivare ed Elly Schlein ha ragione. In effetti anche i media avrebbero dovuto avvistarla per tempo, capire le sfaccettature della sua personalità, tutti i segreti del successo e invece ancora oggi faticano ad interpretarla. Faticano sia i laudatori, sia i detrattori, anche stavolta schierati nello stadio mediatico con le rispettive bandierine e con le loro trombe. Faticano anche perché Schlein entra ed esce, non si lascia prendere nella sua essenza autentica.
E tuttavia dopo oltre due mesi dovrebbe esser chiara una cosa, ed è una cosa persino più importante delle sue posizioni sui vari dossier: Schlein la pasionaria non fa un passo che non sia studiato prima. Look, grinta e silenzi vanno tutti nella stessa direzione: Elly Schlein è programmata per piacere. Certo, piacere in politica è la premessa quasi fisiologica, per far avanzare le proprie idee, ma con un limite, arcinoto oramai: piacere per piacere può portare allo stallo. Ecco perché può esser interessante, provare a capire meglio i vari stadi della programmazione di Elly Schlein. Continua su Huffington Post