Stimolato dal messaggio di un lettore di Repubblica, il giornalista Francesco Merlo torna ad affilare le armi contro il Movimento 5 Stelle e il suo fondatore Beppe Grillo, che sulla partita del Quirinale non ha mai toccato palla: “E’ tutta da scrivere la storia dei grillini che non hanno presentato alla cassa il biglietto della lotteria che avevano vinto – evidenzia Merlo nella sua risposta -. Mai però sono stati di sinistra, sin dai tempi delle profezie delfiche dell’ideologo Casaleggio che profetizzava un nuovo ordine mondiale, chiamato Gaia, e un governo planetario che sarebbe stato eletto dalla Rete dopo la terza guerra mondiale. Non erano di sinistra il vaffa, la gogna, i nomi storpiati, il turpiloquio, gli insulti, l’incompetenza e l’improvvisazione, le insolenze, lo sberleffo e lo sbeffeggiamento da canaglia. Con un’ormai completa autonomia rispetto all’origine, gli ex burattini di Grillo, i grillini appunto, oggi sono soggetti non identificati che si sono strappati le orecchie d’asino e si sono maccheronicamente impratichiti con la sintassi, con l’educazione, con il decoro estetico, con le giacche e le cravatte, con qualche libro persino, ma sono ancora inadeguati a qualsiasi progetto di governo che non sia l’odio sistematico a tutti i governi. Postgrillini, dunque”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Grillo è fuori dalla partita del Quirinale
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