La politica è fatta così. Basta una settimana e tutto si rovescia. Entriamo negli ingranaggi della giustizia. Fino al giorno delle dichiarazioni programmatiche sembrava che stesse per aprirsi una nuova era. Nell’aula del Senato Giorgia Meloni stroncava con furore i labirintici teoremi di Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo e ora senatore del M5s, il partito che raduna i giustizialisti di Conte e Travaglio. Non solo. Sempre quel giorno gli sguardi erano puntati sul garantismo di Carlo Nordio, nuovo ministro Guardasigilli. Ma in un un batter d’occhi il quadro si è ribaltato. Oggi il governo dovrà decidere sull’ergastolo ostativo e Palazzo Chigi fa sapere che l’orientamento è quello di negare, ai boss che non collaborano, i benefici di legge. Costretta a scegliere tra Nordio e Scarpinato, Giorgia sceglierà Scarpinato. E’ la politica, bellezza!
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Governo garantista? Avevamo scherzato
carlo nordiogiorgia meloniroberto scarpinato
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