Governo Draghi, nuove crepe sui migranti

“Il problema dell’immigrazione è complesso. Richiede innanzitutto interventi a livello europeo”. Lo ha detto a ‘La Stampa’ Luciana Lamorgese. Il Ministro dell’Interno, dopo aver stoppato la richiesta dello ‘stato d’emergenza’ avanzata da Nello Musumeci, sostenendo che l’emergenza non esiste, è tornata a parlare di numeri in aumento “ma non parlerei di invasione. Se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e che Salvini ci può suggerire per bloccare gli arrivi, io li raccolgo volentieri, sono pronta a sedermi a un tavolo, ma l’immigrazione illegale sulla rotta mediterranea non la risolviamo mettendo i militari in mare”. Replicando al governatore siciliano, da Torino, Lamorgese aveva spiegato che “l’emergenza ci sarebbe se” i migranti “restassero tutti in Sicilia. Cosa che non avviene perché dopo il periodo di quarantena sulle navi vengono distribuiti sul territorio”. E inoltre ha affermato che la scelta di predisporre delle navi per i controlli sanitari “è stata positiva. Molti degli sbarchi sono autonomi e non possiamo fermarli”. Musumeci si era appellato al premier Draghi: “Serve un segnale forte e ormai può venire solo da lui. Faccia quello che non ha voluto fare chi l’ha preceduto e dichiari lo stato di emergenza per gli sbarchi”.

Paolo Cesareo :

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