Lombardo attutisce i colpi. Dopo il passaggio di Micciché al Mpa, che suonava quasi come un missile puntato su Palazzo d’Orleans e sul governo Schifani, il leader autonomista è tornato sulla questione. Lanciando un messaggio distensivo (ma fino a un certo punto) nei confronti del governatore. “I missili sono ben altri: dalla siccità al funzionamento della sanità, al riordino del sistema dei rifiuti. Dal Mpa è venuto sempre un contributo di lealtà al governo e alla produzione legislativa, mai trabocchetti o scrutini segreti”, ha detto Lombardo al quotidiano ‘La Sicilia’. Anche se in fondo all’intervista con Mario Barresi, l’ex governatore avverte: “Schifani-bis? Per l’esperienza e per l’anagrafe, che lo rende un uomo più libero, può tornare ad avere il mio e il nostro sostegno in misura ancora più significativa. Non si faccia però trascinare indietro verso dimenticabili stagioni. Meno telefonate e visite a Roma, più senso dell’autonomia, che è autodeterminazione in sintonia con gli alleati”. A proposito di sintonia: “Ho invocato più volte, ed invano, un incontro di coalizione per parlare di sistema sanitario, manovra finanziaria, partecipate. Purtroppo ho dovuto esprimermi attraverso la stampa. Con gli yesman la sanità va incontro al disastro”.
Sul secondo assessore agli Autonomisti: “Il tema non è in cima ai nostri pensieri. Ma sì: è vero, ci aspettiamo di esprimere, per ora, il secondo assessore. Alle Regionali, in una competizione difficilissima, il Mpa, penalizzato dalla contemporaneità con le Politiche, ottenne il 6,8 per cento: quanto e più di altri. E’ ora di essere consequenziali”