Dopo il varo, in seguito al rimpasto di governo, della nuova Giunta regionale tutta al maschile, la Cgil Sicilia ha lanciato una petizione per chiedere l’intervento del Presidente della Repubblica e del Ministro delle pari opportunità “affinchè si ponga fine a questa discriminazione”. Questo avviene, dice il testo della petizione “nonostante l’Ars abbia votato a giugno una norma per assicurare il 30% di alternanza di genere nelle istituzioni”. Nella petizione vengono evidenziate le criticità in Sicilia, dai dati sull’occupazione, a quelli del bilancio e della sanità. Nello scenario attuale, sostiene la Cgil “si toglie voce alle donne per adottare scelte per l’utilizzo delle risorse per il rilancio dell’economia senza nessuna attenzione alle relazioni di genere, all’impatto differenziato su donne e uomini per l’effettiva promozione dell’uguaglianza”. “La questione meridionale – sostiene il sindacato – è questione femminile e di democrazia. “Le donne, per la ripresa economica della Sicilia, devono essere al centro e protagoniste delle scelte politiche che saranno adottate”. (nella foto Alfio Mannino, segretario regionale Cgil)
Paolo Cesareo
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