Giovanni, che porta a Sanremo la sua Modica

Battiato lo ha scoperto, Sanremo lo ha consacrato. E per Giovanni Caccamo, un ragazzo appena ventottenne, di Modica, che ha già molto da raccontare, il mondo della grande musica non è stato mai tabù. E pensare che Giovanni, formatosi al Liceo Scientifico, aveva scelto la facoltà di Architettura come approdo naturale della sua giovane carriera. Ma qualcosa inizia ad andare diversamente e la partecipazione a un programma di Rai 2, Music Gate, gli cambia la prospettiva. Nel 2011 i primi contatti con la realtà sanremese: entra fra i 60 prescelti che partecipano alle selezioni per Sanremo Giovani, ma viene scartato.

Non molla Giovanni. Avrà la forza di riprovarci, ma non prima di aver incontrato lungo il suo percorso il maestro Franco Battiato, che gli concede l’onore di aprire alcuni dei suoi concerti. Il primo singolo che porta la sua firma si chiama “L’indifferenza”, esce nel 2013, e viene prodotto proprio da Battiato. La svolta arriva nel 2015, quando partecipa al Festival della canzone italiana, categoria Nuove proposte, e si aggiudica la kermesse con “Ritornerò da te”, che gli vale anche il premio della critica “Mia Martini”. Poi è un crescendo.

L’anno successivo torna sul palco dell’Ariston, stavolta insieme alla sua compaesana (anche se di Ragusa) Deborah Iurato, fresca vincitrice del talent “Amici” di Maria De Filippi. Si esibiscono con “Via da qui” e salgono sul terzo gradino del podio. Caccamo esce col suo secondo album (“Non siamo soli”) e si fa notare anche in altre vesti: da speer radiofonico e da conduttore televisivo. Assieme a Francesca Fialdini, infatti, presenta lo Zecchino d’Oro del 2016. Un volto pulito, genuino, perfetto per un’occasione simile. L’ultima esperienza sanremese coincide con il decimo posto ottenuto lo scorso anno con “Eterno”. Quel palco, leggendario e da paura allo stesso tempo, gli concede una nuova occasione: per la serata dei duetti, in programma venerdì 8 febbraio, l’artista ragusano si esibirà con Patty Pravo e Briga che cantano “un po’ come nella vita”.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

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