Nell’era della politica fluida e dell’elettorato volubile, che illude i leader lasciandosi sedurre per abbandonarli al mancato incasso della prima cambiale, il momento è d’oro per Giorgia Meloni. Dal lato politico, bastano due fotografie. L’ultimo sondaggio Ipsos che ha certificato il sorpasso di FdI sulla Lega: 20,5% a 20,1%. Pochi decimali ma simbolici: frutto di lenta e costante erosione del salvinismo, dividendo dell’ossimoro di un’opposizione moderata e “responsabile” contrapposta al populismo di governo. E poi l’effetto calamita sui sui territori: proprio oggi il sindaco di Verona, città “nera” nel bianco veneto di Zaia, lascia il Carroccio per il partito meloniano. Continua sull’Huffington Post
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Giorgia Meloni come re Mida Tutto ciò che tocca diventa oro
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