Il panel dei tecnici indipendente che ha ricevuto mandato dall’Ue di selezionare l’inviato speciale europeo nel Golfo Persico, a quanto si apprende, ha indicato l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio quale miglior candidato della quaterna giunta sui tavoli di Bruxelles. Nel documento notificato dal panel stesso agli uffici dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, si legge infatti che “sulla base delle prestazioni” fornite “dai candidati si raccomanda di nominare il sig. Luigi Di Maio” come inviato speciale dell’Ue nel Golfo.
La raccomandazione, arrivata dopo una serie stringente di interviste e colloqui volti a stabilire le qualità dei singoli candidati, non costituisce comunque la nomina ufficiale, che spetta a Borrell. Se l’incarico all’ex ministro degli Esteri italiano fosse confermato, Di Maio percepirebbe 12 mila euro netti, staff e copertura totale delle spese, passaporto diplomatico e totale immunità. Si occuperebbe, inoltre, di temi energetici e del prezzo di gas e petrolio. Dopo l’avvio in sordina per aprire il parlamento come “una scatoletta di tonno”, per Giggino sarebbe la piroetta completa: membro effettivo dell’autocrazia europea.