«La riapertura del Pronto Soccorso nell’Ospedale di Giarre era impegno che avevo assunto già nel 2015 da presidente della Commissione antimafia. Ho rinnovato la promessa assicurando che, se fossi diventato presidente della Regione, questo comprensorio ionico-pedemontano avrebbe riavuto un presidio irrinunciabile per la tutela della salute in emergenza. L’impegno è stato mantenuto. Rivolgo un appello a utenti e sanitari: la medicina di base assolva alle funzioni che le competono e i cittadini non si rechino al Pronto Soccorso se non strettamente necessario. Perché, spesso, sono gli accessi impropri che determinano attese e barelle nei corridoi. Oggi restituiamo a questo Distretto ciò che una politica disattenta e distratta aveva tolto alla comunità sei anni fa. Mettiamo riparo ad una ingiustizia». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, inaugurando oggi il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Giarre, in provincia di Catania.
Assieme a lui l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ha ricordato l’iter attraverso il quale si è resa possibile la riapertura del servizio: «Se nel dicembre 2017, a poche settimane dall’insediamento, il Governo regionale mediante una delibera non avesse sospeso l’efficacia della precedente rete ospedaliera che aveva anche cancellato il Pronto Soccorso di Giarre – ha detto Razza – oggi tutto questo non sarebbe stato possibile. C’è stato un impegno forte fin dalla prima ora che prosegue attraverso le tante azioni di efficientamento che si stanno sviluppando, e che in parte sono già realizzate, in ogni territorio della Sicilia».
I lavori di riammodernamento dei nuovi locali, per un importo complessivo di 1 milione di euro circa, sono stati finanziati dalla Regione nell’ambito del programma di investimenti ex art. 20 e hanno interessato un’area di oltre 700 mq. Realizzati una nuova zona triage con percorsi dedicati per i codici colore (per emergenza-urgenza), per il codice rosa (vittime di violenza) e per la gestione dei pazienti Covid. Adeguati anche gli standard operativi del servizio con una sala per l’Osservazione breve intensiva (Obi) dotata di 4 posti letto, sale di attesa e locali di supporto. In fase di progettazione la nuova camera calda che verrà allocata negli spazi antistanti l’attuale ingresso del Pronto Soccorso. Gli interventi hanno, inoltre, previsto l’adeguamento statico dei solai e della dimensione dei giunti strutturali oltre all’adeguamento degli impianti elettrico, idrico, di climatizzazione e della rete antincendio.