Sono passati una manciata di giorni da quando Francesco Giambrone – era il primo agosto – era stato confermato, all’unanimità, sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo. La durata dell’incarico è valida per cinque anni. Alla nomina aveva provveduto il Consiglio della Fondazione Teatro Massimo, presieduta dal sindaco Leoluca Orlando. I numeri sono tutti dalla parte di Giambrone: nell’ultimo quinquennio il pubblico del Massimo è salito da 104 a 151 mila spettatori, i visitatori da 41 a 118 mila e gli incassi a 766 mila euro, con la percentuale di riempimento della sala grande pari all’84%. “Ringrazio il Consiglio d’indirizzo per la fiducia che mi sta dando all’unanimità. Questo teatro ha fatto un cammino molto importante in questi anni e altrettanto importante e significativo è il cammino che ci aspetta nei prossimi”. Adesso l’intoppo targato Cinque Stelle: il ministro Bonisoli, che dovrebbe ratificare la nomina, non vede di buon occhio il legame con Fabio Giambrone, che nell’ultimo rimpasto di giunta voluto da Orlando, qualche mese fa, è subentrato da vice-sindaco e assessore, con deleghe a Personale, Polizia Municipale, Decoro Urbano e Innovazione. Sulla questione è intervenuto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che non ha alcuna voglia di mollare la presa: “Oggi pomeriggio ho convocato il Consiglio di Indirizzo del Teatro Massimo Palermo per la conferma di Francesco Giambrone quale Sovrintendente. Perché non si fermi uno straordinario lavoro di crescita e sviluppo di uno dei simboli del cambiamento della nostra città”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Ma il sindaco Orlando insiste per la nomina
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